Isteroscopia
L’Isteroscopia è un esame endoscopico mini-invasivo che consente di diagnosticare (isteroscopia diagnostica) e curare (isteroscopia operativa) diverse condizioni patologiche. Il fine dell’isteroscopia diagnostica è la valutazione della cavità uterina, degli osti tubarici e del canale cervicale.
Isteroscopia diagnostica: in cosa consiste?
L’ Isteroscopia Diagnostica permette di “vedere” all’interno della cavità uterina, utilizzando uno strumento sottile (isteroscopio, in genere di diametro compreso tra i 2 ed i 5 mm) collegato ad una telecamera.
L’isteroscopio viene introdotto nell’utero attraverso la vagina senza dover applicare lo speculum (divaricatore vaginale) e senza usare strumenti traumatici (pinze, dilatatori). Il canale cervicale e la cavità uterina vengono dilatati delicatamente attraverso l’infusione di acqua sterile (soluzione fisiologica) dalla vagina.
La dilatazione del canale cervicale con l’acqua consente il passaggio dell’isteroscopio e la visione della cavità uterina. L’utero risponde a tale distensione contraendosi come durante una mestruazione ed evocando qualche volta un dolore crampiforme simil-mestruale sopra il pube o all’altezza della spalla. Tale dolore scompare in pochi minuti senza bisogno di alcuna terapia.
In una piccolissima percentuale di pazienti l’esame evoca un dolore più importante. In tal caso non appena la paziente lo richieda, il medico sospende immediatamente la procedura e la programma in sedazione in sala operatoria. La procedura strumentale dura mediamente 10-20 minuti.
Isteroscopia Diagnostica: le indicazioni
L’isteroscopia diagnostica permette di valutare la cavità uterina. Il sintomo più comune per cui viene eseguita è il sanguinamento uterino anomalo nelle donne in età fertile e soprattutto in menopausa.
Inoltre permette di evidenziare malformazioni uterine (setti) o patologie della cavità dell’utero (polipi, fibromi) in caso di sospetto diagnostico in seguito a precedente valutazione ecografica. Essa è un esame normalmente indicato anche nell’inquadramento della paziente infertile. Durante l’esame si possono prelevare campioni di tessuto da analizzare con un esame istologico.
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Chi può essere sottoposto ad isteroscopia diagnostica?
L’isteroscopia può essere eseguita in donne di tutte le età, purché non in gravidanza, a meno di siano rare conformazioni anatomiche che impediscano il passaggio dell’isteroscopio. Nelle pazienti in età fertile viene programmata idealmente nei primi giorni dopo la mestruazione.
L’esame non può essere effettuato durante il flusso mestruale e in caso di infezione o infiammazione pelvica.
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Preparazione
L’esame viene eseguito in ambulatorio, non richiede il digiuno anestesia o preparazione farmacologica. Gli antibiotici vengono usati come profilassi solo in pazienti a rischio infettivo. Pertanto si può continuare l’assunzione di farmaci con i quali la paziente è eventualmente in terapia, avendo solo cura di avvisare alla prenotazione dell’esame se si fa uso di anticoagulanti o di aspirinetta.
Esami Precedenti e Quesito Clinico
Al momento dell’esame, il Paziente deve recare in visione al Medico Specialista gli esami effettuati in precedenza utili per la valutazione del caso anche in termini di evoluzione nel tempo.
Per permettere una valutazione esaustiva, è inoltre fondamentale che sia chiaro ed indicato al Medico Specialista il cosiddetto “Quesito Clinico”. Ovvero la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificati dal Medico Curante del Paziente. Il Quesito Clinico consente al Medico Specialista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.