L’ Ecografia della Prostata Transrettale si esegue con sonda endocavitaria con frequenza tra i 5 ed i 7 Mhz.
Questo esame rappresenta la metodica elettiva per la valutazione del carcinoma della prostata. Quest’ultimo è nell’uomo una delle patologie neoplastiche più frequenti a partire dai 50-60 anni di età.
Il Laboratorio Clinico Nomentano propone uno specifico protocollo di prevenzione che potrai esaminare cliccando qui di seguito Prevenzione del Tumore della Prostata
La prostata ha una forma vagamente sferica e può essere divisa in una porzione centrale ed una periferica. L’ ecografia prostatica transrettale,
valuta i vari diametri della prostata: quello trasverso, quello antero-posteriore e quello longitudinale. Nella porzione anteriore della prostata è spesso presente un adenomioma (tumore benigno della prostata) di varie dimensioni mentre è nella porzione periferica che si formano principalmente i noduli neoplastici. La presenza di un nodulo ipoecogeno (scuro) di qualsiasi dimensione, è indicazione per l’intervento chirurgico di asportazione. In casi molto specifici, può essere necessario impiegare la risonanza magnetica come esame di secondo livello.
Eseguendo una scansione ecografica transrettale in fase minzionale, è possibile osservare se il collo vescicale si apra in maniera efficace e il grado di canalizzazione dell’uretra. Qualora si riscontrassero delle anomalie, si può ricorre all’intervento TURP (trans urethral prostatic resection) che asporta la porzione centrale dell’organo e permette all’uretra di distendersi. Per quanto fin qui detto, è auspicabile che la popolazione maschile di età compresa tra 50 ed 80 anni, si sottoponga almeno con cadenza annuale ad una visita specialistica ed esame ecografico della prostata.
Al momento dell’ecografia, il Paziente deve recare in visione al Medico Ecografista gli esami effettuati in precedenza (ecografie, lastre, altri referti, ecc.) utili per la valutazione del caso in esame anche in termini di evoluzione nel tempo.
Inoltre, per permettere una valutazione ecografica esaustiva, è di fondamentale importanza che sia chiaro ed indicato al Medico Ecografista il cosiddetto “Quesito Clinico”. Con tale termine si indica la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificati dal Medico Curante del Paziente o dallo specialista che richiede l’effettuazione dell’esame ecografico. La conoscenza del Quesito Clinico consente al Medico Ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.
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