Ecografia Epatica o del Fegato
L’ Ecografia del Fegato o Epatica è una delle applicazioni più frequenti della diagnostica ecografica. Infatti il fegato un organo facilmente esplorabile nella maggior parte delle condizioni tanto che l’esame ecografico risulta essere la prima metodica di indagine nello studio del fegato.
Ecografia Epatica: le applicazioni
Pertanto, nei pazienti sottoposti a trapianto, l’ ecografia del fegato o epatica viene impiegata per studiare in dettaglio lo stato del fegato sia prima che dopo l’intervento.
L’ ecografia epatica è particolarmente indicata nella valutazione oltre che della morfologia, anche della struttura dell’organo e dell’eventuale presenza di patologie tumorali.
Infine, una ulteriore applicazione dell’ecografia è il monitoraggio della situazione epatica nelle malattie infiammatorie diffuse e nella cirrosi. L’ecografia del fegato risulta anche accurata nella grande maggioranza dei casi nello studio e ricerca di eventuali calcoli nella colecisti.
Preparazione per l’ Ecografia del Fegato
Per poter consentire una corretta visualizzazione degli organi addominali, è opportuno far precedere l’esame da un digiuno da 6/8 ore. L’ultimo pasto antecedente il digiuno deve essere povero di grassi. In caso di stipsi, nei 2 giorni precedenti l’esame assumere 1 o 2 compresse di carbone vegetale dopo i pasti principali.
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Esami Precedenti e Quesito Clinico
Al momento dell’ecografia, il Paziente deve recare in visione al Medico Ecografista gli esami effettuati in precedenza (ecografie, lastre, altri referti, ecc.) utili per la valutazione del caso in esame anche in termini di evoluzione nel tempo.
Inoltre, per permettere una valutazione ecografica esaustiva, è fondamentale che sia chiaro ed indicato al Medico Ecografista il cosiddetto “Quesito Clinico”. Con tale termine si indica la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificati dal Medico Curante del Paziente o dallo specialista che richiede l’effettuazione dell’esame ecografico. La conoscenza del Quesito Clinico consente al Medico Ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.